Politica e Sanità

set292022

Covid-19, dal 1 ottobre stop a obbligo mascherina sui mezzi pubblici. Le prossime scadenze

A poche ore dalla scadenza dello stop all'obbligo di indossare la mascherina anti-Covid su bus, metro e treni, ma anche dentro ospedali, ambulatori medici e Rsa, sembra esserci, da parte del Ministero della Salute, un ripensamento per le strutture sanitarie, dove l'obbligo potrebbe restare in vigore anche per tutto ottobre.

In attesa delle decisioni definitive dal 1° ottobre cesserà ufficialmente l'obbligo di indossare la mascherina sui mezzi pubblici, ad essere d'accordo con la fine della misura il virologo dell'Università Statale e direttore sanitario dell'Ospedale Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco che dice: «Siamo in una fase in cui in qualche modo si possono valutare e graduare le prescrizioni. Lo vedo anche sul treno, la gente è ormai stufa delle mascherine. Ce lo siamo guadagnati avendo una buona quota di vaccinati». «Ma, nonostante la caduta delle restrizioni, l'appello per i soggetti fragili è sempre attuale, devono fare i richiami», ricorda Pregliasco. Però, aggiunge Pregliasco, «dobbiamo essere pronti, e prepararci a pianificare nuovi scenari. È giusto graduare le misure a seconda dell'intensità» di diffusione del Covid. E, in merito a questo attuale aumento di casi «speriamo sia solo un'onda di risalita e non una nuova ondata».

Il provvedimento è il primo in scadenza tra quelli che riguardano le restrizioni introdotte per la pandemia. Le altre scadenze sono per il 31 ottobre, quando cesseranno i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro, che tra le altre cose prevedono in alcuni casi la misurazione della temperatura all'entrata e l'uso delle mascherine al chiuso quando non si può mantenere il distanziamento. C'è invece un'altra restrizione che resta in vigore fino a fine anno e cioè quella che prevede che fino al 31 dicembre il Green pass resti ancora obbligatorio per operatori sanitari, ricoverati e visitatori negli ospedali e nelle Rsa (le residenze per anziani): di fatto, questa misura comporta la necessità di fare il tampone prima di entrare in una struttura sanitaria. L'agenzia europea per il farmaco (Ema) ha iniziato, intanto, a valutare la domanda di autorizzazione della versione adattata di Spikevax, il vaccino di Moderna contro il Covid, mirata al virus originale e alle sue sottovarianti Omicron Ba4 e 5. E su quale prodotto debba ricadere la scelta dei bivalenti approvati contro le nuove varianti, a partire da Omicron 1, gli esperti chiedono chiarezza. Secondo Sergio Abrignani, immunologo dell'Università di Milano, «meglio il booster anti Omicron 1 che nessun vaccino». Vaccini che secondo l'esperto sono abbastanza simili.


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