Politica e Sanità

feb92023

Formazione Ecm, un anno in più per mettersi in regola coi crediti. Ecco le novità

Chi è indietro con la formazione continua e deve completare il fabbisogno ECM del triennio 2020-22 avrà ancora tempo quest'anno per acquisire i crediti mancanti. La possibilità si consolida in parlamento, negli emendamenti al Decreto Milleproroghe esaminati ed approvati dalle Commissioni Affari Sociali e Bilancio del Senato in seduta congiunta. Gli stessi emendamenti relativi all'ECM scongiurano inoltre un pasticcio che si stava innescando: per approvare la norma relativa al recupero dei fabbisogni (media di 150 crediti da acquisirsi su 3 anni per ogni professionista medico od odontoiatra, ferme restando le particolarità rappresentate dalle situazioni personali), il triennio 2020-22 era stato trasformato in un quadriennio ed allungato a tutto il 2023. Ciò aveva fatto pensare che chi avesse conseguito i 150 crediti necessari entro il 2022 o comunque avesse completato il fabbisogno, fosse libero da impegni formativi per l'anno corrente. Invece no: l'emendamento al decreto-legge conferma, la decorrenza dal 1° gennaio per il nuovo triennio formativo 2023-25. L'unica novità è dunque la possibilità di mettersi in regola con il fabbisogno 2020-22 entro al 31 dicembre 2023, recuperando i crediti mancanti.

C'è di più. L'emendamento non fa solo chiarezza sul recupero dei crediti dell'ultimo triennio ma prova ad introdurre un recupero per i trienni 2014-16 e 2017-19. Infatti, prevede una proroga pure sul recupero dei crediti dei trienni precedenti da parte dei professionisti che non hanno raggiunto i fabbisogni richiesti. La certificazione dell'assolvimento dell'obbligo ECM pregresso potrà essere conseguita con crediti compensativi che sarà la Commissione nazionale della formazione continua a definire emanando i criteri guida con determine da approvarsi nei prossimi mesi. Si ridurrà così la platea dei professionisti indietro con i fabbisogni al punto da rischiare sanzioni ordinistiche previste per legge, da una decina d'anni. Ricordiamo tra l'altro che le assicurazioni nella legge PNRR (DL 152/21) hanno ottenuto di poter ritenere nulle le polizze con i professionisti che non si aggiornano, e considerano come aggiornamento soddisfatto, a partire dal 2026, il raggiungimento del 70% dei crediti del fabbisogno del triennio pregresso.

«Con l'emendamento, governo e legislatore dimostrano non solo di avere a cuore la formazione del personale sanitario ma anche di voler porre la massima attenzione sull'ECM nei prossimi anni», spiega Roberto Monaco Segretario Fnomceo e presidente Consorzio gestione Anagrafica professioni sanitarie-Cogeaps che è l'anagrafe nazionale dei crediti ECM di medici, infermieri ed altri professionisti. «Per parte mia, sottolineo come il nuovo triennio formativo sia già iniziato, e come i professionisti rimasti con un debito abbiano la chance di colmarlo entro l'anno. Molto importante l'attribuzione alla Commissione Formazione Continua-CNFC della funzione di predisporre linee guida per indicare i termini entro cui colmare i debiti dei trienni precedenti. All'Ordine non interessano professionisti sanitari sanzionati, ma professionisti formati, e l'emendamento va in questa direzione».
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