set122022
Mascherine sui mezzi di trasporto, 203 violazioni amministrative e 81mila euro di sanzioni. Il report Nas-Ministero
Sono 203 le violazioni amministrative nei confronti di utenti e autisti, che si trovavano a bordo dei servizi di trasporto pubblico privi di mascherina o in assenza di idonea mascherina filtrante (FFP2 o classe superiore), per un ammontare complessivo di
81 mila euro di sanzioni. È quanto emerso dalla campagna di controlli realizzata a livello nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute d'intesa con il Ministero della Salute, al fine di verificare l'osservanza dell'obbligo di indossare la mascherina all'interno dei servizi di trasporto pubblico, allo scopo di tutelare la salute degli utenti, anche in considerazione della ripresa delle attività lavorative e della attuale situazione epidemiologica. Lo riferisce una nota del ministero sottolineando come il trasporto urbano rappresenti uno dei punti critici di possibile diffusione del Covid-19, motivo per il quale è stata confermata la necessità di indossare, da parte di utenti e operatori, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per l'accesso e l'uso dei mezzi di trasporto.
Gli interventi, condotti unitamente ai Carabinieri dell'Arma territoriale, hanno riguardato
3.058 veicoli adibiti al trasporto, tra autobus urbani ed extraurbani (65%), metropolitane (12%), collegamenti ferroviari locali e di navigazione (23%), interessando la verifica di oltre
30 mila utenti a bordo degli stessi.
Le verifiche hanno determinato l'emersione di due aspetti rilevanti riconducibili a:
- la presenza di
11 autisti e guidatori dei mezzi che svolgevano il proprio incarico senza indossare la prevista mascherina, nonostante il ruolo svolto come operatore di un servizio pubblico;
- l'accertamento di
31 minori, pari al 15% delle persone sanzionate, risultati privi di mascherina, incuranti della normativa e del rispetto a favore della collettività al fine di ridurre il rischio di contagio.
Le attività di controllo dei Carabinieri NAS, conclude la nota, proseguiranno al fine di tutelare la salute dei cittadini e della collettività, con particolare riguardo ad ulteriori aspetti connessi con il contesto epidemico in atto.